BIBLIOTECA NAZIONALE CENTRALE DI FIRENZE
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Una mostra di grande fascino si inaugura a Firenze, dove il maestro Giovanni Cavazzon propone opere realizzate con la tecnica dell’inchiostro su carta con utilizzo di pennino e stiloforo; la rassegna trova spazio in un luogo ideale (la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, diretta da Maria Letizia Sebastiani) e vanta un testimonial di eccezione, il dott. Gianfranco Aquila, presidente della Elmo e Montegrappa S.p.A. Per questa occasione si è formato un comitato scientifico con personalità di altissimo valore; si tratta di Arnaldo Colasanti, Philippe Daverio e la stessa Maria Letizia Sebastiani. Non manca in intervento del prof. Franco Ferrarotti, il quale ha argutamente sottolineato un particolare che riguarda la grafia con il pennino e che davvero non deve essere trascurato: il suono. Dice: “Non scrivo. Parlo con la carta. Il gracchiare del pennino è un continuo sussurro sincopato“.
Il maestro Cavazzon ci dimostra come questi mezzi, antichi come la scrittura, siano ancora vivi e vitali. Come scrive il dott. Aquila: “Una parte fondamentale della stilografica è il pennino, oggetto vivo, sensibile al fattore umano come l’ancia di uno strumento a fiato. Fluido come il respiro, l’inchiostro lascia la traccia precisa della nostra essenza; ecco allora che se noi leggiamo un manoscritto di Ernest Hemingway percepiamo lo stato d’animo vissuto nel momento della scrittura. Con il pennino si può anche disegnare e Giovanni Cavazzon ci mostra come il suo fare creativo, la sua umanità, si riversi – senza filtro alcuno, perché filtro non ci può essere – sulla pagina bianca e, di certo, a tale umanità egli aggiunge una rara e raffinata maestria nel segno“.
Durante la manifestazione sarà presentato anche il volume monografico che, oltre ad un commento del Direttore della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, dott. Maria Letizia Sebastiani, contiene la testimonianza del dott. Gianfranco Aquila, della curatrice dott. Anna Pascolo e dell’autore stesso, che così scrive: “Per lungo tempo ho operato con la matita fino ad acquisirne ogni peculiarità; impadronitomi di una energica sicurezza nel segno, sono passato al più complesso uso del pennino. L’inchiostro non permette di cancellare ed obbliga ad una immediatezza di segno carico della rapidità d’esecuzione a tutto vantaggio della diretta comunicazione tra il pensiero e la realizzazione“.
Nell’ambito della manifestazione, la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze promuoverà un percorso didattico attraverso l’esposizione di volumi dedicati alla scrittura, coinvolgendo allievi di Istituti Scolastici in visite guidate.
L’evento è patrocinato da Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Presidenza del Consiglio dei Ministri, Regione Toscana, Regione Friuli Venezia Giulia, Città metropolitana di Firenze, Provincia di Udine, Comune di Firenze, Comune di Udine, Università degli Studi di Firenze, Università degli Studi di Udine, Centro UNESCO di Firenze, Club UNESCO di Udine.
1) Il primo è quello dei libri e delle biblioteche e dell’alfabetizzazione, che è un tema sul quale l’UNESCO è attiva fin dalla sua costituzione. Peraltro il Centro UNESCO di Firenze ONLUS è una biblioteca associata all’UNESCO e deve la sua natura di Centro proprio all’impegno che la nostra Presidente, recentemente scomparsa, ha dedicato a questo tema nella sua vita.
2) Il secondo è senz’altro la penna come simbolo della libertà di espressione che l’UNESCO promuove e diffonde anche attraverso specifiche iniziative per la creazione di centri di comunicazione indipendenti e contribuendo alla formazione e alla tutela dei giornalisti.
2) il terzo è il tema del pennino come richiamo alla memoria degli archivi documentali che è un tema che l’UNESCO promuove attraverso il programma Memory of the World attraverso il quale l’UNESCO promuove la conservazione degli archivi documentali come testimonianza dell’eredità che essi rappresentano, sforzandosi per favorirne la loro conservazione e la loro fruibilità ad un pubblico più vasto attraverso l’informatizzazione dei documenti.
3) Il quarto è quello del pennino inteso come mezzo di espressione di creatività che l’UNESCO promuove in tutte le sue forme e che in questa manifestazione trova una sintesi fra lo strumento e l’espressione artistica che da essa nasce