Conservatorio di Musica “Luigi Cherubini” di Firenze
Sala Buonumore – Piazza delle Belle Arti, 2 – Firenze
Lo spettacolo, di e con Eyal Lerner, è organizzato in collaborazione con il Dipartimento di Scienze della Formazione e Psicologia – Università di Firenze, l’Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana, il Liceo Classico e Musicale Dante di Firenze, il Conservatorio di Musica “Luigi Cherubini” di Firenze, il Centro per l’UNESCO di Firenze, Lions Club Firenze Stibbert, con il patrocinio della Federazione Italiana Club e Centro UNESCO (FICLU), dell’Università di Firenze, del Consiglio Regionale della Toscana, del Comune di Firenze, della Comunità Ebraica di Firenze.
I posti sono limitati. Per partecipare è necessario prenotarsi scrivendo una email a presidenza@centrounescofi.it.
Locandina (pdf 1,6 Mb)
È anche volontà di capire il processo storico e sociale che provocò una simile esplosione di violenza, per evitare che possa succedere di nuovo ai nostri giorni.
La storia dell’Olocausto ci ricorda che le parole possono uccidere e che si possono trovare segni premonitori che precedono la tragedia e che la retorica dell’odio aumenta sempre di livello se resta senza repliche.
Settanta anni più tardi nell’era di Internet e dei social media il potere della propaganda è più devastante che mai. Lo possiamo vedere all’opera in Medio Oriente ed in altre regioni del mondo dove gruppi di estremisti usano ed abusano di Internet e di altri mezzi di comunicazione per diffondere la loro ideologia e diffondere campagne di terrore contro le popolazioni e le minoranze etniche e religiose. Spettacolarizzano i loro crimini e distruzioni per diffondere il terrore nel mondo.
Tuttavia noi possiamo rispondere alle parole che uccidono e feriscono con l’intelligenza e la voce della ragione.
Non dobbiamo temere di opporci con tenacia al razzismo e all’antisemitismo. Non permettiamo mai alla propaganda e alla falsificazione della storia di prevalere incontestate. Non accettiamo nessuna delle false verità che alimentano la negazione dell’Olocausto.
L’educazione alla storia dell’Olocausto deve servirci come un antidoto che può aiutarci a scoprire le avvisaglie della violenza radicale e a riconoscere e denunciare l’antisemitismo in tutte le sue forme, comprese quelle più insidiose, nelle teorie cospirazioniste o nell’odio e nella critica sistematica ad Israele.
Questo spirito di ricordo, prevenzione e vigilanza guida il programma dell’UNESCO nella suo programma educativo sull’Olocausto ed il genocidio, unico all’interno delle Nazioni Unite” ed è in questo spirito che il Centro per l’UNESCO di Firenze, ha aderito con entusiasmo al programma.